E’ dedicata a Pinocchio l’edizione 2024 dell’Agenda letteraria di Pistoia, quest’anno realizzata da tre fondazioni: Uniser Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Nazionale Carlo Collodi.
“In occasione della terza edizione dell’Agenda letteraria di Pistoia, presentata al pubblico nella sede della Fondazione Uniser il 5 dicembre – spiega il presidente, Giovanni Capecchi – abbiamo voluto rendere omaggio al celebre burattino, che è sicuramente un patrimonio dell’Umanità, ma che per certi versi è anche un po’ pistoiese. I lettori vi troveranno spunti e commenti inediti su molti aspetti dell’opera di Carlo Lorenzini. Ma l’iniziativa di quest’anno può contare su un di più, rappresentato dalla collaborazione con l’Incontrario, il progetto di integrazione lavorativa e di inclusione sociale per ragazzi con disabilità, la Bottega di artisti e artigiani di Pistoia”.
L’Incontrario è un’Associazione di Promozione Sociale che dal 2017 ha dato vita ad un progetto rivolto a persone che hanno concluso il percorso scolastico. E’ una squadra composta da 17 giovani adulti che all’interno dei laboratori di via Pacini 34 a Pistoia realizza produzioni artigianali e d’arte finalizzate alla vendita nel negozio comunicante con lo spazio di lavoro. Il gruppo è guidato da educatori di Arca Cooperativa Sociale e seguito da affermati artisti pistoiesi.
Curata dallo stesso Giovanni Capecchi, l’Agenda letteraria 2024 è illustrata e realizzata graficamente da L’incontrario ed è edita da Giorgio Tesi Editrice, nel comodo formato 11,5X19,5 così come avviene dalla prima edizione. La direzione artistica è di Nicolò Begliomini e la cura redazionale di Maria Grazia Taddeo, Irene Cinelli e Lorenzo Baldi.
Ha un costo di 10 euro, si può sia acquistare online collegandosi al sito www.discoverpistoia.it nella sezione catalogo ed è disponibile anche nelle librerie e nelle edicole della pistoiesi. Per info scrivere a redazione@discoverpistoia.it
Si compone di 93 pagine e il suo obiettivo, come spiega il curatore, resta quello di promuovere la lettura di testi letterari legati al territorio. Stavolta però l’attenzione è concentrata unicamente sul capolavoro di Carlo Collodi.
“Uniser – afferma il suo vicepresidente, Ezio Menchi – sostiene questa bella idea con la convinzione di pubblicare non solo un’Agenda, ma un libretto prezioso ed elegante per la sapiente presenza della letteratura e per la cura e la gradevolezza della grafica e del formato tascabile. Un libretto certamente più piacevole e caldo di un telefono, da portarsi dietro come memoria e diario di un anno“.
“Negli ultimi due anni, le attività della Fondazione Collodi – spiega il suo presidente Pier Francesco Bernacchi – sono state principalmente dedicate alla celebrazione dei 140 anni della prima pubblicazione de Le avventure di Pinocchio. In chiusura di tale celebrazione, siamo particolarmente lieti di dare il nostro contributo all’Agenda letteraria ed esprimiamo soddisfazione e supporto per il progetto di integrazione lavorativa e di inclusione sociale che ne è all’origine. Questo progetto rinnova la forte collaborazione instaurata da tempo dalla Fondazione Collodi con Fondazione Caript e Uniser Pistoia.”
“La proposta di lavorare su Pinocchio – spiega la presidente de l’Incontrario, Romina Breschi – per illustrare l’Agenda ci ha colti di sorpresa ed stata subito festa! I disegni dei personaggi della storia sono stati accompagnati da frasi inedite ideate dai nostri neo-artisti che rendono ancor più esclusiva la composizione. Il lavoro è stato coordinato dall’artista Consuelo Capecchi, la grafica è a cura di Antonella Carrara”.
I lettori dell’Agenda avranno la possibilità di scoprire le affinità tra Pinocchio e Pinolo, come Carlo Lorenzini diventò Carlo Collodi, di confrontarsi con lo starnuto di Mangiafoco, con quella brutta malattia che è la fame, con il perché del naso lungo, con il pesce-cane trasformato poi in balena, di conoscere tutti i nomi del burattino, da Pinokio a Pinokkio, ai più strani, in tutte le lingue del mondo. Leggeranno poi di Pinocchio impiccato, per avere la conferma che però Pinocchio non muore e che c’è anche un Pinocchio nero.
L’Agenda lascia infine l’ultima parola al protagonista, che al termine del suo percorso da ciocco di legno a persona, afferma “Com’ero buffo quand’ero un burattino. E come ora son contento di essere diventato un ragazzino perbene”!