La rassegna che vuole mantenere viva la memoria della Shoah
Anche quest’anno Le Parole di Hurbinek, rassegna sulla Shoah, si svolgerà a Pistoia da sabato 20 a domenica 28 gennaio.
Hurbinek è il nome di un bambino nato e morto a circa tre anni ad Auschwitz, a cui simbolicamente si vuole dare una voce che non ha mai potuto avere.
Le varie iniziative verranno ospitate in diversi contesti: il Funaro, il Teatro Bolognini, Palazzo de’ Rossi, la Biblioteca San Giorgio e alcune scuole della città.
Il progetto, ideato e curato da Massimo Bucciantini per Fondazione Uniser Pistoia, è stato sostenuto da Fondazione Caript con la collaborazione di ATP Teatri di Pistoia, la compartecipazione del Comune di Pistoia e il patrocinio di Provincia di Pistoia e Regione Toscana.
La Rassegna, dopo l’Anteprima che si terrà alle 20:45 del 20 gennaio nel Saloncino della Musica di Palazzo de Rossi, vedrà laboratori nelle scuole, rappresentazioni teatrali, concerti e lezioni civili che hanno l’obbiettivo di mantenere viva la memoria della Shoa.
Il tema di quest’anno
Il tema di quest’anno è la parola Ghetto, vocabolo che nella sua origine era semplicemente la zona di Venezia assegnata nel 1516 agli Ebrei quale loro residenza (così chiamata per la presenza di un ‘getto’, cioè una fonderia). Da allora questa parola acquisisce il significato di quartiere cittadino destinato alla dimora forzata degli Ebrei.
La Rassegna di quest’anno si concentrerà, appunto, sull’analisi profonda di questa parola, delle sue conseguenze, dei suoi significati, della sua triste attualità in un periodo storico in cui ancora assistiamo a guerre, violenza e discriminazioni. E’ evidente l’urgenza di riflettere, soprattutto con le nuove generazioni, sul mondo di terribili conseguenze, divisioni e discriminazioni generato da questa parola.
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